Speakers' Corner

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view post Posted on 16/10/2010, 11:56
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ADMIN

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"Da Wikipedia"

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Lo Speakers' Corner (in italiano "angolo degli oratori") è un'area dell'angolo nord orientale di Hyde Park, a Londra, vicino a Marble Arch e al luogo dove sorgeva il patibolo di Tyburn.

È un luogo tradizionale di discorsi pubblici e dibattiti, specialmente la domenica mattina, che ha preso il posto di un luogo precedente, più all'interno del parco, noto come Reformer's Tree.

Anche se molti dei suoi oratori abituali sono chiaramente distanti dalle idee della maggioranza, ha ospitato discorsi di persone famose come Karl Marx, Lenin, George Orwell e William Morris, e talvolta viene usato dai candidati dei principali partiti politici inglesi per le loro campagne elettorali.

Notevole esempio del concetto di libertà di opinione, qualsiasi persona può presentarsi senza essere annunciata e parlare su praticamente qualsiasi argomento desideri, anche se è probabile che verrà provocata dai frequentatori abituali con opinioni opposte.


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HO PENSATO DI APRIRE UN AREA DOVE TUTTI POSSONO DIRE QUELLO CHE PENSANO SU ARGOMENTI DI QUALSIASI TIPO... senza necessariamente essere commentati ... Scriviamo quello che ci viene in mente, uno stato d'animo... il commento ad una notizia vista in TV.... una lamentela... un rospo che vogliamo buttare fuori... Insomma tutto...
GRIDATELO QUI!!!

Spero vi piaccia questa idea... ::fiuuu: trafugata a "chi ha incastrato Peter Pan" ehehe

Edited by Mary's Cavalier King - 17/10/2010, 09:31
 
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barinia
view post Posted on 16/10/2010, 12:30




Bella..........a me piace tantissimo!!!! :[ok: :[ok: :[ok:
 
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Blanka
view post Posted on 16/10/2010, 13:13




Ottimo!!! Mi piace!!
 
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view post Posted on 16/10/2010, 13:33
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Inizio io!

MA SE AL MONDO IMPROVVISAMENTE VENISSE TOLTA LA POSSIBILITà DI SPARLARE DELLA GENTE? DI COSA PARLEREBBERO SU FB?
 
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Sir Oliver King
view post Posted on 16/10/2010, 13:35




Bella idea e mo' !
Quante cose da dire....
Chi comincia?
 
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silvi&family
view post Posted on 16/10/2010, 14:18




CITAZIONE (Mary's Cavalier King @ 16/10/2010, 14:33)
Inizio io!

MA SE AL MONDO IMPROVVISAMENTE VENISSE TOLTA LA POSSIBILITà DI SPARLARE DELLA GENTE? DI COSA PARLEREBBERO SU FB?

.........vanterebbe le sue fantomatiche crociate, vanterebbe se stessa e le cause che perora, predicando bene e razzolando male....... :[occhioni]:
 
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view post Posted on 16/10/2010, 14:53
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Ma se i media la finissero di fare odience sfruttando la storia di quella povera Sarah... Non sarebbe sempre troppo tardi?

Se sarà confermato che c'entra la cugina... MA QUANTO SCHIFO FAREBBERO LEI E TUTTI QUELLI CHE SAPEVANO (che sono tanti secondo me!)?!!!

Edited by Mary's Cavalier King - 16/10/2010, 15:59
 
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misslinda
view post Posted on 16/10/2010, 14:53




Molto interessante!!!
 
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ladivina15
view post Posted on 16/10/2010, 15:39




Ogni volta che vedo un tg mi demoralizzo.
Dico davvero, non sono cose che mi toccano per un secondo e poi spariscono ma anzi ci sono storie che mi provocano delle ferite e che mi portano a riflettere su quanto stiamo cadendo in basso.
Ma davvero uno zio e una cugina "affezionati" possono uccidere una ragazzina? Per cosa poi? O una donna può pensare nel 2010 di partorire un figlio e poi metterlo in lavatrice?
Io resto schifata e allo stesso tempo spaventata da questo mondo senza alcun valore.
 
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Sir Oliver King
view post Posted on 16/10/2010, 17:14




Possiamo essere ancora certi che l'informazione che ci arriva dai TG non sia parziale e di parte?
Con questi interrogativi, Maria Luisa Busi, donna ammirevole e di grande coraggio, ha rassegnato le dimissione di conduttrice del TG1
Ecco la lettera integrale pubblicata dall'Ansa, indirizzata al direttore Augusto Minzolini e al Cdr, e per conoscenza al direttore generale della Rai Mauro Masi, al presidente dell'azienda Paolo Garimberti e al responsabile delle Risorse umane Luciano Flussi.

Una scelta difficile ma obbligata


Maria Luisa Busi lascia il TG1: "Oggi l'informazione del TG1 è un'informazione parziale e di parte"
“Caro direttore - scrive la Busi - ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell'edizione delle 20 del TG1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me - prosegue - una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il TG1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori.

Una volta era il giornale di tutti

Come ha detto - osserva la giornalista - il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli: 'la più grande testata italiana, rinunciando alla sua tradizionale struttura ha visto trasformare insieme con la sua identità, parte dell'ascolto tradizionale’.
Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perchè è un grande giornale. È stato il giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di molti altri qui dentro che sono stati emarginati. Questo è il giornale che ha sempre parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani.

L'informazione del Tg1 parziale e di parte

Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non è mai stato il giornale di una voce sola. Oggi l'informazione del TG1 è un'informazione parziale e di parte.
Dov'è il paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d'Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perchè negli asili nido non c'è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere l'onore di un nostro titolo. E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie.


Dove sono i giovani, i precari, i cassintegrati?

Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassintegrati dell'Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perchè falliti? Dov'è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata.


Anche io compro la carta igienica per la scuola di mia figlia

Anche io compro la carta igienica per mia figlia che frequenta la prima elementare in una scuola pubblica. Ma la sera, nel TG1 delle 20, diamo spazio solo ai ministri Gelmini e Brunetta che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale.
L'Italia che vive una drammatica crisi sociale è finita nel binario morto della nostra indifferenza. Schiacciata tra un'informazione di parte - un editoriale sulla giustizia, uno contro i pentiti di mafia, un altro sull'inchiesta di Trani nel quale hai affermato di non essere indagato, smentito dai fatti il giorno dopo - e l'infotainment quotidiano: da quante volte occorre lavarsi le mani ogni giorno, alla caccia al coccodrillo nel lago, alle mutande antiscippo.

Arricchiamo le sceneggiature dei programmi di satira

Una scelta editoriale con la quale stiamo arricchendo le sceneggiature dei programmi di satira e impoverendo la nostra reputazione di primo giornale del servizio pubblico della più importante azienda culturale del Paese. Oltre che i cittadini, ne fanno le spese tanti bravi colleghi che potrebbero dedicarsi con maggiore soddisfazione a ben altre inchieste di più alto profilo e interesse generale.
Un giornalista ha un unico strumento per difendere le proprie convinzioni professionali: levare al pezzo la propria firma. Un conduttore, una conduttrice, può soltanto levare la propria faccia, a questo punto. Nell'affidamento dei telespettatori è infatti al conduttore che viene ricollegata la notizia. È lui che ricopre primariamente il ruolo di garante del rapporto di fiducia che sussiste con i telespettatori.

I fatti dell'Aquila quando mi gridavano "vergogna"

I fatti dell'Aquila ne sono stata la prova.
Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. È quello che accade quando si privilegia la comunicazione all'informazione, la propaganda alla verifica.

Dissentire non è tradire: punto 1

Ho fatto dell'onestà e della lealtà lo stile della mia vita e della mia professione. Dissentire non è tradire. Non rammento chi lo ha detto recentemente.
Pertanto:
1) respingo l'accusa di avere avuto un comportamento scorretto. Le critiche che ho espresso pubblicamente - ricordo che si tratta di un mio diritto oltre che di un dovere essendo una consigliera della FNSI - le avevo già mosse anche nelle riunioni di sommario e a te, personalmente. Con spirito di leale collaborazione, pensando che in un lavoro come il nostro la circolazione delle idee e la pluralità delle opinioni costituisca un arricchimento.

Non sputo nel piatto in cui mangio: punto 2

Per questo ho continuato a condurre in questi mesi. Ma è palese che non c'è più alcuno spazio per la dialettica democratica al TG1. Sono i tempi del pensiero unico. Chi non ci sta è fuori, prima o dopo.
2) Respingo l'accusa che mi è stata mossa di sputare nel piatto in cui mangio. Ricordo che la pietanza è quella di un semplice inviato, che chiede semplicemente che quel piatto contenga gli ingredienti giusti. Tutti e onesti.
E tengo a precisare di avere sempre rifiutato compensi fuori dalla Rai, lautamente offerti dalle grandi aziende per i volti chiamati a presentare le loro conventions, ritenendo che un giornalista del servizio pubblico non debba trarre profitto dal proprio ruolo.

L'intervista a Repubblica: punto 3

3) Respingo come offensive le affermazioni contenute nella tua lettera dopo l'intervista rilasciata a Repubblica, lettera nella quale hai sollecitato all'azienda un provvedimento disciplinare nei miei confronti: mi hai accusato di ‘danneggiare il giornale per cui lavoro’, con le mie dichiarazioni sui dati d'ascolto.
I dati resi pubblici hanno confermato quelle dichiarazioni.
Trovo inoltre paradossale la tua considerazione seguente: 'il tg1 darà conto delle posizioni delle minoranze ma non stravolgerà i fatti in ossequio a campagne ideologiche’. Posso dirti che l'unica campagna a cui mi dedico è quella dove trascorro i week end con la famiglia. Spero tu possa dire altrettanto.

Gli attacchi de Il Giornale, Libero e Panorama

Viceversa ho notato come non si sia levata una tua parola contro la violenta campagna diffamatoria che i quotidiani Il Giornale, Libero e il settimanale Panorama - anche utilizzando impropriamente corrispondenza aziendale a me diretta - hanno scatenato nei miei confronti in seguito alle mie critiche alla tua linea editoriale. Un attacco a orologeria: screditare subito chi dissente per indebolire la valenza delle sue affermazioni.
Sono stata definita 'tosa ciacolante - ragazza chiacchierona - cronista senza cronaca, editorialista senza editoriali' e via di questo passo.
Non è ciò che mi disse il Presidente Ciampi consegnandomi il Premio Saint Vincent di giornalismo, al Quirinale. A queste vigliaccate risponderà il mio legale. Ma sappi che non è certo per questo che lascio la conduzione delle 20.

Serve più rispetto per le notizie, il pubblico e la verità

Thomas Bernhard in Antichi Maestri scrive decine di volte una parola che amo molto: rispetto. Non di ammirazione viviamo, dice, ma è di rispetto che abbiamo bisogno.
Caro direttore, credo che occorra maggiore rispetto. Per le notizie, per il pubblico, per la verità. Quello che nutro per la storia del TG1, per la mia azienda, mi porta a questa decisione. Il rispetto per i telespettatori, nostri unici referenti. Dovremmo ricordarlo sempre. Anche tu ne avresti il dovere.
 
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barinia
view post Posted on 16/10/2010, 20:02




Ma si potrà mai prendere un cane in affitto??? Ma dove siamo arrivati........è possibile che per far soldi si inveti di tutto??? Ma i sentimenti, dove li mettiamo????
 
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view post Posted on 16/10/2010, 21:34
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CHIUDIAMO LE CHAT DI FB!!!!!! DEFINITIVAMENTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!
 
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view post Posted on 17/10/2010, 08:37
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MA C'è DAVVERO QUALCUNO CHE GUARDA I TG DI EMILIO FEDE??????? image
 
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ladivina15
view post Posted on 17/10/2010, 10:35




CITAZIONE (Mary's Cavalier King @ 17/10/2010, 09:37)
MA C'è DAVVERO QUALCUNO CHE GUARDA I TG DI EMILIO FEDE??????? image




 
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